Sono stato in Polonia dal 2 al 5 settembre 2022 e ho visitato le città di Breslavia (in polacco Wrocław) e Poznan.
Il mio volo Ryanair parte da Torino Caselle alle 14:25 e giunge all’aeroporto Niccolò Copernico di Breslavia alle 16:10.
Perdo un po’ di tempo a capire come acquistare il biglietto del bus alla macchinetta, il N. 106, la cui fermata è situata di fronte gli arrivi. Il bus passa ogni 15 minuti e in circa 50 minuti conduce alla stazione centrale ferroviaria (Wrocław Główny). Vi arrivo poco dopo le 17:30.
Andando dalla stazione in hotel passo accanto al fossato della città, un sistema di fortificazioni basato su sezioni naturali e artificiali del fiume Odra. Qui un bello scorcio.
Mi sistemo in hotel, il B&B Hotel Wrocław Centrum, quindi esco per fare un primo giro e cenare.
Dall’hotel giungo in pochi minuti al grande crocevia dove è situata la Galeria Dominikańska (un grande centro commerciale).
Imbocco via Oławska e nel giro di 10 minuti sono al Rynek, ovvero la Piazza del Mercato. Qui mi trattengo per un po’ di tempo girandola in lungo e in largo.
Mi dirigo poi verso nord per fare un primo giretto lungo l’Odra. Dal palazzo dell’Ossolineum (una antica biblioteca e casa editrice) cammino lungo l’Odra fino al Most Piaskowy (Ponte di sabbia). E’ il ponte che conduce a Ostrów Tumski (Isola della Cattedrale), di cui parlerò più avanti.
Si è fatta ora di cena e verso le 20:00 vado al Restauracja Wrocławska, da me precedentemente prenotato.
Dopo la cena, davvero ottima devo dire, vado a letto perché l’indomani devo partire presto per Poznan, dove trascorrerò i giorni 3 e 4 settembre.
Rientro a Breslavia la sera del 4 settembre: verso le 20:30 mi sistemo in hotel, che stavolta è il 5 stelle Altus Palace Hotel. Ho voluto provare in un’escalation tre hotel di livello diverso: 3, 4 e 5 stelle.
Mi reco quindi a cena al ristorante Piwnica Świdnicka, situato nelle cantine medievali del Municipio della città. Può vantare di essere uno dei ristoranti più antichi d’Europa, infatti nel logo è presente l’anno 1273. Purtroppo la mia esperienza culinaria non è all’altezza della sua gloriosa e onorabile storia, ma ne parlerò in un articolo apposito.
Dopo cena faccio due passi e poco dopo le 22:00 rientro in hotel: il mattino seguente mi aspetterà una bella colazione e poi una lunga camminata per la vera visita della città.
Il mattino seguente alle 8:00 sono già a colazione. Oltre ad un’ampia selezione di dolce e salato mi viene fatto scegliere un piatto cucinato ed opto per delle uova alla Benedict.
Parto quindi per il mio giro turistico: la prima tappa è il Muzeum Panorama Racławicka, un monumentale dipinto panoramico che raffigura la battaglia di Racławice, ovvero un episodio della rivolta polacca del 1794 contro l’Impero russo e il Regno di Prussia.
Passo quindi accanto al Muzeum Narodowe, il Museo Nazionale di Breslavia. L’edificio, tutto ricoperto di muschio, è bellissimo ma decido di saltare la visita di questa collezione d’arte perché ho un altro obiettivo.
Raggiungo il Most Grunwaldzki, ponte Grunwald, lo attraverso e scatto una bella foto all’Odra con in lontananza la cattedrale.
Percorro poi plac Grunwaldzki e quindi Curie-Skłodowskiej, lungo la strada fotografo questo edificio a caso con i balconi gialli che mi ha colpito.
Raggiungo infine un altro ponte, Zwierzyniecki. Quest’ultimo è in ristrutturazione. Lo supero e mi addentro nel grande parco che ospita uno zoo e l’Hala Stulecia, la Sala del Centenario.
“La sala, progettata da Max Berg, venne costruita tra il 1911 e il 1913 sull’ex ippodromo e venne inaugurata durante le celebrazioni del centenario della battaglia di Lipsia. La cupola è realizzata in cemento armato, ha un diametro interno di 65 metri, ed un’altezza di 43; dimensioni che all’epoca della costruzione ne fecero il più grande edificio del suo genere. L’edificio, che fa parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO dal 2006, è attualmente usato per diversi eventi sportivi e per concerti.” (fonte: Wikipedia)
Davanti alla sala è presente dal 1948 un monumento denominato Iglica (ago) alto 90 metri (originariamente 106).
Sono arrivato casualmente proprio a mezzogiorno, ovvero all’orario giusto per assistere allo spettacolo della fontana accompagnata da vari pezzi di musica classica. La musica mi coglie impreparato proprio mentre passeggio all’inizio della siepe che circonda la fontana.
Terminato lo spettacolo mi dirigo poi verso Ostrów Tumski, l’isola della Cattedrale, la parte più antica della città, bagnata dalle acque dell’Odra. Qui visito la Cattedrale di San Giovanni Battista e la Collegiata di Santa Croce.
Riattraversando il Most Piaskowy, dove ero già stato la sera del mio arrivo, torno al centro della città moderna. Cammino lungo l’Odra fino all’Ossolineum, al Palazzo dell’Università e torno in Piazza del Mercato.
Qui faccio una fatica mostruosa a capire quali sono le case Hansel e Gretel di cui parla la mia guida Touring Club. Alla fine le trovo: sarebbe bastato dire che sono in mezzo alla piazza prospiciente la Basilica di Sant’Elisabetta d’Ungheria. Visito anche questa bella chiesa gotica e considero il mio tour concluso.
Si è fatto tardi, sono le 14 passate, quindi vado a pranzo al Pierogarnia Rynek 26, situato proprio di fronte al vecchio municipio e al ristorante dove avevo cenato la sera precedente.
Ho il volo di ritorno alle 19:00, che dovrebbe arrivare a Torino Caselle alle 20:50. Già poco dopo le 16:00 recupero il bagaglio in hotel e mi dirigo verso l’autobus: per le 17:30 sono in aeroporto. Purtroppo il volo tarderà tantissimo: alle 20:30 circa ci daranno una merendina e una bottiglietta d’acqua; il volo decollerà poi quasi alle 21:30, e l’arrivo avverrà dopo le 23:00. Nel frattempo ho avuto modo di acquistare due bottiglie di Vodka Żubrówka: una al naturale (Biala) e una alle erbe aromatiche (Bison Grass).
Appendice: gli gnomi di Breslavia
Sono presenti sparse in tutta la città numerosissime statue rappresentanti gnomi di ogni tipo. La loro origine è legata ad Alternativa Arancione, un movimento anticomunista affine a Solidarność, che agli inizi degli anni ’80 disegnava graffiti di gnomi per ridicolizzare il potere. Anni dopo è stata eretta una prima statua in ricordo di questo movimento, poi man mano ne sono arrivate altre e il loro numero aumenta costantemente. Sono diventati un vero e proprio simbolo della città ed esiste addirittura al Rynek un centro informazioni (Krasnal info). Qui riporto la foto dei pochi che mi è capitato di fotografare, non sono andato a cercarne (volendo esistono anche apposite mappe).