Il 27 giugno 2022 ho visitato il Ristorante Condividere a Torino, già tre cappelli Guida L’Espresso dal 2019, e dal 2020 anche insignito con la prima Stella Michelin, ad oggi confermata. Avevo molto hype per questo ristorante, che è al momento molto gettonato; ottimo anche il piazzamento su TripAdvisor, in questo momento alla posizione n. 59 di 2667, segno che il locale non è molto apprezzato solo dalla critica ma anche dal pubblico.
Ferran Adrià, uno dei massimi esponenti mondiali della gastronomia molecolare, è l’ispirazione e la mente, il premio Oscar Dante Ferretti dipinge gli spazi e le suggestive scenografie, Federico Zanasi dirige la cucina.
Condividere nasce dalla volontà di Lavazza, ed è situato nella suggestiva ex Centrale elettrica realizzata nel 1897 dall’ingegnere torinese Ermenegildo Perini, completamente ristrutturata per ospitare il ristorante e un grande spazio eventi.
I menù disponibili sono tre: “I classici”, “Festival” e “Gran Festival”. Noi optiamo per il primo con alcune variazioni, perché il mio commensale non gradisce il pesce.
Iniziamo con l’Oliva sferica “El Bulli” (un liquido “sferificato” che esplode in bocca e sa di oliva) e il Gelato al parmigiano “Bob Noto”.
Si prosegue con il Gaufre di farinata, che è per l’appunto una farinata in forma di gaufre con tanto di classico pepe sparso al momento.
Il Tramezzino “Mulassano” è invece una meringa farcita di granchio e salsa capricciosa.
Per il mio commensale, mutuato dall’altro menù, abbiamo il Viva Messico, ripieno se ben ricordo di chili.
La Brioche Modenese è una tigella ripiena di cunza, un condimento realizzato con lardo, aglio e rosmarino.
Proseguiamo con un piatto che attendevo molto, il Foie gras… come un antipasto piemontese. Il foie gras viene appunto servito in una giardiniera di verdure alla piemontese. Non saprei, mi ha lasciato un po’ perplesso l’accostamento!
Proseguiamo con un piatto sostituito a sorpresa ad entrambi, ovvero l’Insalata verde. In seguito chiederò spiegazioni ed il qui pro quo si è verificato perché il piatto originale, Yakitori di lingua e bagnetto verde, conteneva dell’acciuga. Purtroppo il cameriere che aveva preso l’ordinazione aveva dimenticato di citarlo tra i piatti contenenti del pesce e, comunque, le sostituzioni erano state concordate per una sola persona. Poco male per questo disguido, può capitare, peccato però perché l’insalata verde è stato uno dei piatti che meno mi ha colpito!
Proseguiamo con gli Agnolotti al tovagliolo e spuma di parmigiano.
Infine si conclude con la Pluma iberica con garum. Il garum era una salsa liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi Romani aggiungevano come condimento a molti primi piatti e secondi piatti. Naturalmente per il mio commensale il piatto viene servito senza garum.
Per il festival di dessert, comune a tutti e tre i menù si prosegue in una saletta dedicata predisposta con comodi divanetti. Onestamente non ricordo le descrizioni dei vari dolci, quindi mi limito a riportare le foto.
A proposito di questo dolce ricordo che lo chef ha tratto ispirazione dalla tropeziana della Pasticceria Uva di Torino.
Si chiude con una cialda al cioccolato che raffigura il logo del ristorante e con il caffè, ovviamente Lavazza.
Verdetto finale: il ristorante ci è piaciuto molto. Strepitosa l’ambientazione, ottima e originale la cucina, seppure qualche volta ci sembra perdersi un po’ troppo nel “gioco” e nel divertimento. Servizio di sala giovane, informale, attento, con l’unica disattenzione evidenziata. Sicuramente un ristorante da provare e riprovare, adatto anche alle occasioni speciali.
Informazioni pratiche
Ristorante Condividere
Via Bologna, 20, 10152 Torino TO
Tel.: +39 0110897651
Sito web: https://www.condividere.com
