Il 27 febbraio, durante una visita bolognese ho visitato la mostra Officina Pasolini, che si tiene al MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna dal 18 dicembre 2015 al 28 marzo 2016. La mostra ripercorre, nel 40° anniversario della morte dell’artista e intellettuale bolognese, l’intero suo percorso personale ed artistico, dagli esordi alle ultime opere, il film Salò o le 120 giornate di Sodoma ed il romanzo incompiuto Petrolio. Tantissimi sono i documenti originali ed i cimeli interessantissimi esposti, tra cui alcuni costumi di scena di Il decameron, Il vangelo secondo Matteo, Edipo Re, Il fiore delle mille e una notte, Salò o le 120 giornate di Sodoma e Uccellacci e uccellini. Imperdibile per tutti gli amanti del cinema e della letteratura, la consiglio caldamente, anche se il tempo a disposizione per vederla è ormai poco, in quanto è prossima la chiusura. Dopo la mostra, ho proseguito con una rapida visita del MAMbo, che ospita tra le altre opere I funerali di Togliatti di Renato Guttuso, ed opere di Carla Accardi, Giovanni Anselmo, Alberto Burri, Lucio Fontana, Giuseppe Penone, Nick Van Woert, Gilberto Zorio e tanti altri.
Infine, sono andato a visitare, o meglio vedere dall’esterno, in quanto è abbandonata e non visitabile, villa Aldini, utilizzata nelle riprese degli esterni di Salò di Pasolini. Situata sulla sommità del Colle dell’Osservanza è un tipico esempio di architettura residenziale neoclassica e fu fatta costruire dal conte Antonio Aldini, ministro di Napoleone Bonaparte. Curiosità: sembra che Napoleone giunto alla sommità del colle abbia esclamato “Ca c’est superbe!”, a proposito della vista che vi si godeva. Purtroppo, visto il periodo e la nebbia, non ho potuto ammirare il panorama ed anche la villa, come potete vedere dalle foto, era poco visibile, avvolta in un’atmosfera alquanto surreale e molto suggestiva!
Ed ecco Villa Aldini come appare nel capolavoro di Pasolini.