Due opere di Niccolò dell’Arca a Bologna

Il 19 luglio 2020 durante una visita di Bologna ho avuto modo di ammirare le due opere principali di Niccolò dell’Arca. Si tratta di un artista rinascimentale proveniente probabilmente da Bari (le notizie sulla sua biografia sembrano incerte) e attivo nel XV secolo a Bologna.

Compianto sul Cristo morto

La prima opera è il Compianto sul Cristo morto, un gruppo scultoreo di sette figure in terracotta. E’ conservato nella chiesa di Santa Maria della Vita, situata a pochi passi da Piazza Maggiore. Autentico capolavoro, dotato di una drammaticità e di una potenza espressiva che mi hanno lasciato davvero sbalordito.

Compianto sul Cristo morto

L’opera rappresenta la deposizione di Cristo dalla croce con intorno sei figure che ne piangono la morte “tra le quali spiccano le due Marie, Maria di Cleofa e ai piedi del Cristo, Maria Maddalena, straziate dal dolore con le vesti gonfiate dal vento. Più composte sono le altre figure, anche se i loro volti mostrano una dolorosa partecipazione. Si riconoscono poi la Madonna, con le mani giunte, Maria di Giuseppe (madre di Giacomo il Maggiore e Giovanni l’Evangelista) seguiva Gesù come discepola, che stringe le cosce in un gesto di rammarico, mentre san Giovanni è rappresentato in un silenzioso pianto, con un palmo che regge il mento. Staccata dagli altri è una figura inginocchiata in abiti rinascimentali, generalmente collocata a sinistra, che rappresenta Giuseppe D’Arimatea e che guarda verso l’osservatore.” (fonte: Wikipedia)

Compianto sul Cristo morto
Compianto sul Cristo morto

Arca di San Domenico

L’Arca di San Domenico, che gli valse il soprannome, è conservata nell’omonima basilica. All’esterno della basilica sono presenti le caratteristiche tombe dei glossatori (studiosi di diritto romano) Rolandino de’ PassaggeriEgidio Foscherari. Nella parte anteriore della piazza è presente la colonna con la statua di San Domenico.

Chiesa di San Domenico

Tombe dei glossatori

E’ stata realizzata per conservare le spoglie di san Domenico di Guzmán ed era stata iniziata due secoli prima da Nicola Pisano. Niccolò dell’Arca vi lavorò tra il 1469 e il 1473. In seguito vi contribuì anche il giovane Michelangelo e nei secoli successivi Alfonso Lombardi e Jean-Baptiste Boudard. E’ perciò sia un documento sulla vita del santo, sia un compendio di molti secoli di scultura.

Arca di San Domenico

L’arca è collocata all’interno della cappella di San Domenico (sulla destra del corpo della basilica), la cui volta absidale è stata affrescata da Guido Reni e rappresenta la Gloria di San Domenico.

Cappella di San Domenico

Nella stessa giornata ho pranzato all’ottimo ristorante Parlor, di cui parlo in questo articolo.

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