Tour delle location del film “Nostalghia”

Il grande regista russo Andrej Tarkovskij è l’autore del film Nostalghia di cui parlo in questo articolo. Egli abbandonò definitivamente la patria nel 1982, compiendo un gesto di aperto dissenso all’ostracismo del regime sovietico. Ed iniziò una vita da esule tra l’Europa e gli Stati Uniti, stabilendosi per molti anni in Italia, a Firenze.

Il suo film Nostalghia (1983), girato in Italia e nel quale sono evidenti i rimandi autobiografici, “è la storia di un intellettuale russo che si trova in Italia per scrivere la biografia di un musicista del XVIII secolo. Fa amicizia con Domenico, il matto del paese, il quale gli affida un voto da compiere in sua vece, quello di attraversare, con una candela accesa, la piscina di Bagno Vignoni. Il matto si uccide dandosi fuoco a Roma e Gorčakov, il protagonista, muore portando a termine il voto della candela.” […] “Vinse il Grand Prix du cinéma de création al festival del cinema di Cannes di quell’anno, ex æquo con L’Argent di Robert Bresson.” (Wikipedia)

Fra il 2012 ed il 2014 ho visitato, nel corso di diverse occasioni, i luoghi più significativi dove il film è stato girato. In queste occasioni ho realizzato un piccolo documentario che è un omaggio ad un film dai più ritenuto “minore” all’interno della filmografia tarkovskijana; a mio avviso, pur non rappresentandone certamente la summa, è un’opera feconda e densa di temi a lui cari. Ha inoltre il grande pregio di utilizzare in modo inusuale e memorabile il paesaggio toscano e sabino ed altre location assai suggestive.

E’ un film a cui mi sento molto legato e che, sia per le tematiche, sia per alcune sequenze davvero potenti come quella del lento piano sequenza che, nel finale del film, svela l’abbazia di San Galgano che racchiude al suo interno la casetta di Gorčakov mi ha colpito profondamente sin dalla prima visione.

Come accompagnamento musicale di ciascuna sequenza del documentario ho scelto esclusivamente musiche tratte dai film di Tarkovskij. Non solo da Nostalghia, ma anche dal resto della sua filmografia, in base ad assonanze e richiami. Ad esempio per la Madonna del Parto ho scelto la musica che in Andrej Rublëv (1966) accompagna la lunga sequenza finale; nel quale sono protagoniste le icone dipinte dal pittore che dà il nome al film. Inoltre per legare il tutto ho inserito dei passaggi di raccordo di viaggio, in auto o in momenti di sosta.

In questo modo il mio “documentario” è diventato un omaggio non solo a questo film ma un po’ a tutto il suo cinema. Nonché un mio personale “tempo di viaggio”; è questo il titolo del documentario che girò lo stesso Tarkovskij insieme a Tonino Guerra durante la ricerca dei luoghi in cui girare il film.

Dettaglio dei luoghi presenti nel video

I luoghi da me visitati e presenti nel video (con una eccezione) sono i seguenti:

  • la chiesa sommersa di Santa Maria in Vittorino nei pressi di Cittaducale (provincia di Rieti): per questo magnifico luogo, che sembra fatto apposta per fare da sfondo ad un film di Tarkovskij, ho scelto come accompagnamento musicale il preludio Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ (BWV 639) di Johann Sebastian Bach, nell’arrangiamento presente nel film Solaris (1972);
  • piazza del Campidoglio a Roma: in questo caso la scelta del quarto movimento della Nona sinfonia di Ludwig Van Beethoven mi è sembrata ovvia, in quanto in Nostalghia accompagna la sequenza in cui Domenico si dà fuoco sulla statua di Marco Aurelio; il panorama di Roma, ripreso a mio avviso dalla terrazza antistante la chiesa di Santa Maria in Aracoeli, si vede nel film per pochi istanti;
  • la “Madonna del Parto” di Piero della Francesca, conservata nel museo omonimo a Monterchi (provincia di Arezzo): questa sequenza contiene una prima parte di viaggio in auto (che vorrebbe essere una citazione della corsa tra le tangenziali avveniristiche di Solaris, eheh) con l’accompagnamento del brano Meditation di Edward Artemiev dalla colonna sonora del film Stalker (1979); mentre per la Madonna del Parto, come detto sopra, ho utilizzato le musiche di Vjaceslav Ovcinnikov dalla colonna sonora di Andreij Rublëv;
  • la vasca di Santa Caterina a Bagno Vignoni (provincia di Siena): per questa sequenza ho utilizzato tre brani diversi: per la prima sequenza di raccordo di viaggio l’aria They tell us that you mighty powers above dall’opera La regina indiana di Henry Purcell, che è presente nel film Lo specchio (1975); la Messa di requiem di Giuseppe Verdi, utilizzata proprio in Nostalghia nella lunga sequenza dell’attraversamento della vasca con la candela accesa; infine per la sequenza che chiude questa parte ho utilizzato Das alte Jahr vergangen ist (BWV 614) di Johann Sebastian Bach, presente ne Lo specchio;
  • l’abbazia di San Galgano a Chiusdino (provincia di Siena): per questo luogo ho scelto il brano Erbarme dich, mein Gott dalla Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach utilizzata in Sacrificio (1986);
  • la cripta della chiesa di San Pietro a Tuscania (provincia di Viterbo): questa cripta del XII secolo è ritmata da ventotto colonne quasi tutte di reimpiego, di provenienza da edifici romani o alto medievali, ed è utilizzata nella sequenza della Madonna del Parto. L’ho visitata ma a causa di un divieto non ho potuto fotografarla né filmarla.

Vi sono poi alcuni altri posti che per il momento non ho visitato. In piazza della Collegiata a Faleria vi è la casa dove Domenico si era rinchiuso con la famiglia aspettando la fine del mondo. Il sogno di Gorčakov è stato girato in vicolo della Campanella a Roma. L’esterno dell’albergo di Gorčakov è in via Condotti n. 61 a Roma. Per la cronologia completa delle location del film cliccare qui.

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